In Islanda è attiva una rete di soccorsi terrestri e aerei coordinata da Ice – Sar. Si occupa della manutenzione delle strade e delle piste, di recuperi col carroattrezzi, ma purtroppo anche di salvataggi di emergenza e interventi di protezione civile in caso di eruzioni vulcaniche o alluvioni.
L’addestramento del personale prevede un tirocinio di 18 – 24 mesi per il primo livello, in cui si apprendono tecniche di guida in condizioni difficili, di primo soccorso, di alpinismo.

E’ significativo che la maggior parte delle uscite delle squadre di soccorso riguardi il salvataggio di turisti che sottovalutano i rischi. Il territorio islandese, soprattutto all’interno, è tanto bello quanto difficile da percorrere, mentre il meteo è imprevedibile e può cambiare rapidamente trasformando una bella giornata di sole in una tormenta di neve. Scelte superficiali o un’inadeguata preparazione del viaggio possono costare anche la vita.
Si sono già verificati casi di turisti sprovveduti che, rimasti bloccati, sono morti assiderati oppure sono annegati durante il guado di un fiume; non è raro che in assenza di segnale telefonico i turisti si allontanino dalla vettura e si perdano sugli altipiani.

Unità di soccorso sono sempre presenti da maggio ad agosto nelle Highlands, ma già a settembre cominciano a rientrare nelle sedi centrali. Per chiamarle è necessario comporre il 112, tenendo però conto che non tutta l’area interna è coperta da segnale telefonico e in alcune zone serve una ricetrasmittente. Il costo dell’intervento dipende dalla distanza e dall’operazione da effettuare. In caso di effettivo grave pericolo, l’intervento è gratuito. Per agevolare i soccorsi è necessario dare la posizione il più possibile esatta, utilizzando un gps o comunicando non solo il numero della strada, ma anche dettagli che possano agevolare la localizzazione.

Per info www.safetravel.is

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