Il nome scientifico dei pulcinella di mare è fratercula arctica, letteralmente “fraticello dell’artico”. Fu loro attribuito da Linneo nel 1758.
Lo studioso fu ispirato nella scelta dal loro piumaggio bianco e nero, simile all’abito di un frate domenicano. Il nome italiano, pulcinella di mare, riferito ancora all’aspetto, è invece omaggio alla famosa maschera napoletana.
In Europa il pulcinella è conosciuto anche con altri appellativi: atlantic puffin in inglese, macareux moine in francese, frailecillo in spagnolo.
I puffin, o pulcinella di mare, sono piccoli uccelli neri col petto bianco, ali corte e un grosso becco coloratissimo. Per la loro simpatia e il loro caratteristico aspetto sono molto amati in Islanda e ricercati dai turisti.
A causa delle corte ali volano in modo goffo, giungendo anche a 400 battiti al minuto per mantenersi in quota, ma in mare sono agilissimi, tanto che gli antichi li ritenevano un incrocio tra un uccello e un pesce. I pulcinella (Fratercula arctica) appartengono alla famiglia degli Alcidi.
Vivono all’incirca 20 anni, il loro habitat naturale è il mare tanto che vi trascorrono la maggior parte dell’anno senza mai tornare sulla costa. Solo nei mesi estivi, da maggio ad agosto, si spostano sulla terraferma per l’accoppiamento e la riproduzione.
Nidificano sulle scogliere scavando gallerie in fondo alle quali deporre le uova. Di anno in anno tornano allo stesso nido e generalmente mantengono la stessa compagna. In Islanda le colonie di pulcinella sono numerose e costituiscono il 60% della popolazione mondiale.
I luoghi privilegiati sono le scogliere a sud, tra cui il promontorio di Dyrhólaey e le isole Vestmannaeyjar ( isole Westman ), l’isola di Lundey e i le scogliere dei Fiordi Occidentali.
Per proteggere questa specie sono state istituite diverse riserve naturali, tra cui Dyrhólaey, chiuse fino a giugno, mese in cui si schiudono le uova.
Durante i mesi estivi i piccoli crescono e a fine agosto sono pronti ad abbandonare la scogliera ed iniziare la loro vita in mare aperto.
Negli ultimi anni si registra una diminuzione della popolazione dovuta probabilmente allo sfruttamento delle risorse ittiche da parte dell’uomo: il pesce è infatti l’unico alimento dei puffin e una sua diminuzione eccessiva compromette inevitabilmente la sopravvivenza di questi uccelli.
I pulcinella sono anche uno dei cibi preferiti dagli islandesi. I cacciatori sfruttano la naturale curiosità e ingenuità di questi uccelli oltre alla loro predilezione per il colore rosso.
Vestiti con questo colore, si avvicinano in coppia armati di reti fino ad una distanza di soli 3 metri e li imprigionano facilmente.
Gli uccelli marini del nord Atlantico, nidificano sulle scogliere in un ordine ben preciso. Questo accade anche in Islanda:
Tra i predatori naturali dei pulcinella di mare si annoverano il mugnaiaccio, l’aquila di mare, la volpe, il ratto. Anche l’uomo ha da sempre predato questi uccelli per nutrirsene e per utilizzare le piume come imbottitura di indumenti.
La caccia tradizionale con le reti, attuata da secoli in Norvegia, Islanda, Scozia, Maine, Terranova e isole Faer Oer, ha sempre risparmiato gli esemplari incaricati di nutrire i piccoli, in modo che fosse assicurata la sopravvivenza della colonia.
Nell’800 però l’utilizzo delle armi da fuoco è risultato distruttivo: ha messo a repentaglio la vita delle colonie francesi mentre ha portato all’estinzione le colonie in Maine.
Oggi la caccia è proibita. Solo sulle coste dell’Islanda e delle Faer Oer le reti continuano a catturare i pulcinella. Lo Stato però tutela la specie chiudendo le aree di nidificazione fino a che i piccoli non siano pronti a trasferirsi in mare (giugno-luglio).
Anche l’abitudine delle colonie di tornare sempre nello stesso luogo per riprodursi può essere deleterio. Infatti, se le condizioni dell’habitat cambiano, ad esempio se il numero di pesci nella zona si riduce, gli esiti possono essere tragici. Un altro fattore che nuoce ai pulcinella è la pesca: spesso finiscono intrappolati nelle reti dei pescherecci e muoiono annegati.
Nel Maine sta avendo successo un esperimento di ripopolamento: alcuni pulcini prelevati dalle loro gallerie in altre zone sono stati trasferiti e nutriti sulle coste di questo Stato e una volta adulti hanno continuato a frequentare gli stessi luoghi dando vita a nuove colonie.
I pulcinella hanno dimensioni piuttosto ridotte: raggiungono una lunghezza di circa 30 cm e un peso che varia dai 350 ai 550 g. Il loro aspetto può sembrare molto buffo, ma la natura non crea nulla per caso.
Tutto in questo uccello ha una precisa funzione: il corpo, con colorazione simile a quella di un pinguino è la loro tuta mimetica: le parti inferiori bianche rendono meno visibile il pulcinella a predatori marini, mentre le parti superiori nere lo mimetizzano agli occhi di altri uccelli predatori le zampe corte e palmate, di un arancione intenso, sono poco efficienti sulla terraferma, ma in mare sono ottimi timoni le corte e robuste ali ( l’apertura varia dai 53 ai 67 cm) sono poco adatte alle manovre di volo e atterraggio, ma sono usate come remi sott’acqua.
Il becco triangolare, enorme, serve per scavare i tunnel dove vengono deposte le uova e, fornito di di uncini, per trasportare i pesci( fino a 62 in una sola volta); in inverno è di dimensioni più piccole e appare scolorito, in primavera invece si riveste di uno strato corneale di colore rosso, giallo e nero e segnala la disponibilità alla riproduzione.
Anche la lingua è fornita di uncini e con il becco contribuisce a tenere saldi i pesci catturati. L’occhio nero, messo in risalto durante la stagione degli amori da ornamenti rossi, azzurri e neri è un richiamo all’accoppiamento.
I pulcinella di mare (fratercula arctica) vivono in mare aperto nel nord Atlantico. Solo durante il periodo riproduttivo si spostano sulle coste di Canada, Groenlandia, Islanda, Irlanda, Francia, Gran Bretagna, Norvegia, Stati Uniti.
Prediligono coste rocciose con margini erbosi, falesie e isole dove alla roccia si sia sovrapposto uno strato di terreno tale da permettere lo scavo delle gallerie – nido.
Gli esemplari non ancora maturi o non impegnati nella cova passano tutto l’anno in mare. Nell’Oceano Pacifico settentrionale vivono alcune specie imparentate con i pulcinella di mare: il pulcinella dal corno (fratercula corniculata) e il pulcinella dai ciuffi (fratercula cirrhata).
In primavera per i pulcinella di mare inizia la stagione degli amori: la livrea si fa più lucida, il becco si copre con una cornea dai colori vivaci, il piumaggio intorno agli occhi si colora di rosso e nero e spuntano degli ornamenti azzurri sopra e sotto il bulbo.
Il rito dell’accoppiamento avviene con sfregamenti reciproci del becco messi in atto per rafforzare il legame.
Le coppie restano unite per tutta la vita e nidificano tra giugno e luglio sempre sulla stessa scogliera, spesso addirittura nello stesso nido.
Scavano lunghe gallerie nel terreno, alla fine delle quali depongono un uovo solo, tondo e bianco. La cova dura 42 giorni. Una volta nato, il pulcino viene nutrito per 40 giorni.
Questo è il periodo migliore per osservare i pulcinella che popolano le scogliere dell’Islanda sud occidentale e delle isole minori. Trascorso questo periodo il piccolo è pronto per lasciare il nido e rifugiarsi in mare, dove trascorrerà la maggior parte della sua vita. L’età media dei pulcinella varia dai 20 ai 25 anni.
I pulcinella di mare si nutrono di pesci e crostacei. Durante tutta la vita vivono in colonie in alto mare e hanno sviluppato un linguaggio comune, utilizzato soprattutto nella stagione degli accoppiamenti: