L’isola maggiore delle Vestmannaeyjar, Heimaey, è l’unica abitata. Sul suo territorio, di 13,4 km², vive una piccola comunità dedita soprattutto alla pesca e al turismo.
L’isola fu utilizzata in passato come punto d’attracco dai pirati algerini; giunti nel 1627, essi attaccarono gli abitanti uccidendone molti e facendone schiavi 250.
Essendo di natura vulcanica, come tutto l’arcipelago di cui fa parte, è stata teatro di numerose eruzioni.
L’ultima, avvenuta nel gennaio del 1973, ricoprì tutto il villaggio di lava. La popolazione venne evacuata e portata sull’isola d’Islanda durante una tragica notte. L’eruzione finì in giugno e solo allora gli abitanti poterono tornare.
Le abitazioni in parte sepolte sono visibili lungo il margine della colata e in alcune zone si può percepire ancora il calore provenire dalla terra sottostante. L’isola è collegata all’Islanda da un servizio di traghetti e da una linea aerea.
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