Fin dall’atterraggio su una superficie che non si resiste alla tentazione di chiamare lunare, si ha la consapevolezza si immergersi in un mondo primigenio che altrove non è più e qui è rimasto immutato.
Spazi solenni e maestosi che si allontanano all’orizzonte, distese cromatiche cariche di poesia, sensazioni. Il verde dei prati cinge la costa, il nero delle colate laviche scompare nel bianco dei ghiacciai, l’ocra delle spiagge si perde nel blu cobalto dell’Oceano Artico.Nastri di fiumi e cascate impetuose solcano valli ed interminabili pianure fertili ove pascolano indisturbati i cavalli islandesi e pascolano le pecore dal vello fluente, fino a raggiungere l’oceano. Fiordi, distese sabbiose e nere falesie ove, un giorno, approda l’uomo.
Luci e forme di una Natura così affascinante per non essere ammirata e per non entrare da protagonista nelle inquadrature di un fotografo.
Terra di contrasti.
Dentro le sue profondità covano, da sempre, tensioni, lacerazioni; l’acqua ed il fuoco sono i poli di questo suggestivo paradosso che non smette mai di sorprendere. Una realtà così lontana dalla nostra, dove vivere costa fatica e dove tutto è conquista, dove l’uomo ha imparato a difendersi dalla Natura avversa ma anche a rispettarla.
L’Islanda rappresenta una terra che sfugge a qualunque previsione inimmaginabile e fantastica, un paese dal fascino inimitabile, capace di magie straordinarie in inverno e di sorprendenti suggestioni in estate.
Dedicato a coloro che concepiscono il viaggio come un’avventura e desiderano vivere da protagonisti, intense emozioni.
Massimo Lupidi | massimolupidi.com | www.saatchionline.com/pila2007